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Scritto e realizzato da Renato Guida


La Bertone X1/9
Parliamo della Bertone X1/9, anche se gli amatori definiscono
con questo nome, tutta la produzione del gruppo Fiat .
E' fuori dubbio che l'origine di questa biposto
è da attribuire alla casa del mitico Nuccio Bertone ,
ma la X1/9 Bertone è tutt'altra cosa .
Nasce effettivamente nel 1982 , anche se gia' dall'anno
precedente pur esibendo ancora il marchio Fiat veniva
completamente costruita negli stabilimenti Bertone .
La scelta nuova di creare una rete vendita Bertone
semplicemente per lanciare un prodotto di nicchia come
quello della X1/9 era a dir poco ardita .
Questo ci fa capire di come Nuccio Bertone
apprezzasse e credesse in quel progetto .
Ma un cosa è creare le vetture, altra è gestirne la vendita !
Bisognava cosi' prima di tutto rilanciare il prodotto,
un po scaduto a dire il vero con Fiat ,
specie per la poca resistenza alla corrosione ,
in particolare in stati caldi e salmastri come Florida
e California o altri molto umidi come il Regno Unito .
Furono cosi riviste le verniciaure spesso bicolore e
sempre nel 1982 fu ridisegnata tutta la tappezzeria
che adottava tessuti e materiali piu' ricercati rispetto
a quelli usati in precedenza con Fiat ,
inserendo come optional la bellissima pelle colorata e griffata.
Le prime vetture presero il nome di IN allora termine molto
di moda ma che avrebbe avuto anche il significato di iniezione.
La vera iniezione di qualità la diede la targhetta
identificativa numerata sul cruscotto che dava
ai proprietari di allora un certo senso di esclusività.
Il sogno di avere creato una linea commerciale tutta Bertone fece si,
che il prodotto finale avesse uno standard qualitativo sempre piu' alto.
Ed infatti rispetto i primi modelli fino ad arrivare al 1989 ,
i lamierati e la verniciatura raggiunsero pian piano standard
qualitativi abbastanza elevati per quei tempi specie
rispetto alla Fiat da cui derivava .
Allora infatti per risolvere la corrosione e diminuire
pesi e consumi fu ideata nell'1987 una linea in alluminio,
ma l'idea per motivi economici non si rilevo'
utile per ampliare le vendite Bertone .
Dopo qualche anno alla commercializzazione X1/9
fu affiancata la Ritmo Cabrio che riscosse un buon successo.
Torniamo pero' alla storia X1/9 Bertone che in reatà
rappresentano una fetta esigua della produzione globale di questa auto .
Se poi ricordiamo che fino al 1984 i telai X1/9 usciti
dalla Bertone avevano ancora la sigla Fiat ,
ovvero il mitico ZFA , i numeri si vanno veramente a diminuire .
Per avere cosi'una X1/9 Bertone "originale veramente cento peccento"
come diceva il nascente comico d'allora D.Abbadantuono,
bisognerà aspettare solo quella data .
Va detto che nel periodo Bertone della X1/9 è stato un
crescendo di allestimenti sempre nuovi e difficilmente di serie .
Era difficile trovare presso un concessionario vetture identiche
con stessi allestimenti .
Tutto cio' accadeva perchè la X1/9 fu la prima vera
vettura Fiat venduta sul mercato globale .
Furono infiniti i mercati dove sbarco' la biposto
dalla B sul musetto .
Dalla Finlandia al Sud Africa e poi su tutti i continenti del globo .
Ma sempre con allestimenti su misura dei mercati .
Purtroppo non tutti i mercati recepirono i modelli prodotti ,
che finivano sui piazzali invenduti e venivano reciclate
su altri mercati incluso il nostro.
Questo è il motivo se oggi in Italia si trovano modelli tutti diversi .
Per dover di storia resta da muovere qualche critica sulla rete
di vendita e di assistenza che gestiva il marchio Bertone.
I concessionari Fiat si ostinavano a non venderla,
visto anche lo scarso peso provvigionale .
Quei rivenditori che esponevano invece il marchio erano spesso
delle società fantasma dove spesso trovavano posto anche atre
marche sconosciute o modelli usati , insomma il fallimento
in termini di immagine era assicurato .
Nel 1988 vi erano in Italia tante di quelle X1/9
invendute o rifiutate da altri mercati , che i concessionari
esponevano proposte irripetibili che andavano
dai 13.000.000 ai 15.000.000 di vecchie lire .
Ma non tutte furono vendute ed alcune non videro mai
l'immatricolazione, finendo anche come ferro vecchio nelle concessionarie
fallite o sotto i flex dei preparatori sportivi ,
i quali ancora oggi le usano per le loro gare in salita .
Tra queste vi era anche una trasformata a Martini ufficiale
dal motore 2000 abarth e dalla potenza inaudita .
Tale vettura appartenuta ad una scuderia Napoletana
che domino' a tutte le edizioni del Rally Sorrentino fu
rubata dopo una gara agli inizi del 1990 e mai piu' ritrovata .

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